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Le “navi” del deserto

I tre Re Magi, che la religione cristiana ha chiamato Gaspare, Melchiorre e Baldassare, secondo la leggenda arrivarono a Betlemme percorrendo una lunga distanza grazie ai loro dromedari, animali molto veloci e resistenti che l’uomo ha iniziato ad addomesticare addirittura 4000 anni fa.

Il dromedario (Camelus dromedarius) e il cammello (Camelus bactrianus) sono animali simili, che appartengono alla stessa famiglia, ma si distinguono per il numero delle gobbe: una sola nel dromedario, due nel cammello.

La gobba, in tutti e due gli animali, non contiene acqua come spesso si pensa, ma è una riserva di grasso, che serve come “carburante” energetico. Infatti, negli animali che non mangiano da tanto tempo e hanno consumato le riserve la gobba si… sgonfia, come una gomma a terra.
È vero però che i dromedari, come i loro cugini cammelli, resistono a lungo senza bere.
E a proposito di bevute, sai perché si dice “bere come un cammello”? Scoprilo qui!

I dromedari hanno altri importanti adattamenti alla vita nel deserto. Per esempio, possono chiudere le narici in modo da non far entrare la sabbia nel naso durante le tempeste di sabbia e hanno labbra molto robuste per mangiare anche le piante con le spine.

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Photo credit: chausinho / Foter.com / CC BY-NC-SA